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Ai pulcini piace la buona musica

Magari alcuni di voi (come me) saranno stati avvelenati a forza di musica dodecafonica, harsh noise giapponese e altre stramberie, ma diciamoci la verità: alla maggior parte degli esseri umani piace un minimo di melodia. Dove melodia si traduce, in termini un pelo più tecnici, in musiche che seguano accordi consonanti piuttosto che dissonanti.

Ora, cosa sia consonante o meno è un discorso complicato e che dipende anche un poco dalla storia e cultura musicale in cui vi trovate -ma diciamo che è la differenza tra un accordo di chitarra fatto bene e uno sbagliato, che “stona”, per dire. Non voglio entrare dentro al merito della musicologia (materia in cui sono ignorantissimo), e vi rimando quindi a wikipedia e sopratutto a questo breve e illuminante video dove vi suonano intervalli consonanti e dissonanti.

Uno potrebbe domandarsi se questa preferenza sia esclusiva degli esseri umani. Si sa che alcuni animali possono distinguere tra i due tipi di accordo, ma non si sa se abbiano delle preferenze: in almeno un caso (i tamarin, delle simpatiche scimmiette baffute del Sudamerica) sappiamo di no.

Ora, Cinzia Chiandetti e Giorgio Vallortigara, rispettivamente all’Università di Trento e di Trieste, hanno dato una prima risposta a questa domanda. Sembra infatti che i pulcini delle galline abbiano una moderata ma misurabile preferenza per le musiche consonanti rispetto a quelle dissonanti.

L'apparato sperimentale di Chiandetti e Vallortigara

Per capirlo hanno preso i pulcini appena nati, mai esposti a suoni prima, e li hanno messi in mezzo a due altoparlanti, uno che suona una musica consonante, un altro che suona una versione dissonante della stessa melodia. E i pulcini (a seconda della specifica melodia) preferiscono dirigersi verso l’altoparlante che suona la musica consonante, passando lì vicino dal 55 al 75% del tempo.

Come mai? Gli autori fanno l’ipotesi che questo derivi dal fatto che suoni consonanti abbiano uno spettro di frequenze simile a quello dei suoni che si trovano in natura, e quindi i pulcini abbiano una preferenza innata per tali suoni. Lo studio di Chiandetti e Vallortigara è lungi dall’essere conclusivo (quanto conta il timbro dello strumento? cosa succede confrontando molte melodie diverse? mettere insieme due altoparlanti che suonano due musiche diverse contemporaneamente non genera effetti di sovrapposizione tra le musiche, rischiando di falsare il risultato?) però intanto ci dice che anche un pulcino appena nato può avere dei gusti musicali. Se preferite Burzum a Jovanotti, insomma, potrebbe anche essere questione di geni.

ResearchBlogging.org
Chiandetti, C., & Vallortigara, G. (2011). Chicks Like Consonant Music Psychological Science, 22 (10), 1270-1273 DOI: 10.1177/0956797611418244